Il Festival della Canzone Italiana prenderà ufficialmente il via tra quattordici giorni. I cantanti si preparano a scaldare le ugole, i conduttori sono alle prese con conferenze stampa e interviste. Tuttavia non ci sono soltanto outfit e presentazioni da mettere a punto. Ciò che non si vede, non fa rumore, ma è importantissimo è l’apporto dell’orchestra. Quella di Sanremo è composta da tanti musicisti, esperti e preparati, che in questi giorni che precedono l’inizio del Festival si focalizzano sulle prove.
Di loro sappiamo poco, li vediamo di sfuggita in qualche inquadratura nel corso delle serate, li applaudono i presenti in teatro dopo le canzoni e alla fine di ogni serata. Eppure il loro rimane un lavoro silenzioso e nascosto, preziosissimo ma che passa quasi inosservato. I musicisti imparano tutte le canzoni suonate dai cantanti, le cover della terza serata e anche le canzoni proposte da eventuali ospiti. Insomma dovrebbero essere loro i veri protagonisti delle serate del Festival e avere la gloria e l’onore che si meritano.
C’è però una figura che ha un piccolissimo momento di gloria: il direttore dell’orchestra. Diverso per ogni canzone proposta, viene annunciato dalla presentatrice o dal presentatore subito dopo aver comunicato autore, titolo e interprete della canzone che sta per iniziare. “Dirige l’orchestra il maestro…” è una frase che abbiamo sentito moltissime volte.