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Paola Perego si sfoga e piange: sto male, mi hanno messa in mezzo e usata

Dopo lo scandalo seguito alla puntata di sabato scorso, il programma televisivo Parliamone sabato è stato chiuso. Al centro delle polemiche la classifica dei motivi per cui preferire una donna dell’Est Europa come compagna per la vita. Gli uomini italiani sembrano cogliere queste capacità incredibili che hanno le donne di questa zona dell’Europa e infatti sembrano preferirle nettamente alle loro conterranee, secondo il programma.

Paola Perego

Una serie di luoghi comuni, un po’ sessiti, un po’ razzisti. Un mix di ingredienti esplosivi che la rete ha subito condannato. La Rai è arrivata in ritardo ma ha tentato di rimediare al danno chiudendo il programma. Paola Perego, conduttrice, però non ci sta. Nel corso di un’intervista rilasciata al programma televisivo Le Iene, ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti e di sfogare la rabbia e il dolore che prova per quanto è accaduto. 

“C’è gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina facendogli l’altarino, abbiamo visto in televisione qualunque cosa. Questo era un gioco. È scoppiata la bomba, ma la bomba non c’è. Hanno usato me come potevano usare forse qualcun altro. Forse è scomodo mio marito.”

Paola Perego utilizza parole durissime, che fanno percepire come, a suo avviso, dietro alla chiusura di Parliamone sabato ci sia molto di più. Come se l’accaduto fosse stato utilizzato come pretesto per fare qualcosa che già da tempo si desiderava fare.

Poi Paola si lascia andare ai sentimenti che prova e piange.

Sto male perché mi sento messa in mezzo in una cosa molto più grande di me. E sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma. Ora resteranno senza lavoro. Pensa che guadagnano due lire ed ora veramente avranno problemi a pagare l’affitto, perché non è che gli stipendi Rai proprio ti permettono di navigare nell’oro. Sono disorientata, spaventata, non riesco a rendermene conto, vedo i giornali e mi sembra una cosa surreale, che non sta capitando a me. È tutto troppo surreale. Non ho ancora metabolizzato, non riesco a capire bene che cos’è questa violenza contro di me. Non me lo merito, io credo di essere una brava persona.”

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